Questo è il primo episodio di una serie di racconti tratti da diverse fonti come report e racconti militari, in questo caso abbiamo estratto e tradotto un paragrafo del libro DILEAS The 48th Highlanders of Canada 1929 – 1956 scritto dal Capitano Kim Battie. Nel testo si narra la storia di un tipico battaglione canadese in guerra, il 1° Battaglione del 48° Reggimento degli Highlanders of Canada. Il testo rappresenta il primo grande racconto canadese che espone diverse vicende relative alla Seconda Guerra Mondiale dal punto di vista del 48° Reggimento e contribuisce a descrivere molto di quanto all’epoca poteva sembrare misterioso ed inspiegabile.
Successivamente le informazioni salienti estrapolate di testi, andranno ad aggiungersi alle gallerie fotografiche presenti sulle singole pagine dei comuni molisani consultabili nella pagina Luoghi, per cercare di fare un quadro completo dell’avanzata alleata sul territorio molisano devastato dalla guerra.
In questo primo racconto sono descritti gli eventi accaduti nei primi giorni di ottobre del 1943 relativi all’avanzata del 48° Reggimento Highlanders of Canada verso Gambatesa.
La Collina 520: “La Terza Brigata rideva”
We saw the Field of Cannae1
But not St. Peters dome;
We won the roads of Romans
But not the Road to Rome.
One led to Volturara,
With fighters now to bar
Our way to Campobasso,
While Rome still lured afar.
Vedemmo il Campo di Canne1
Ma non la cupola di San Pietro;
Vincemmo sulle strade dei Romani
Ma non su quella per Roma.
Una portava a Volturara,
I combattenti da respingere
Sulla strada per Campobasso,
mentre Roma era ancora lontana.
Il Fiume Fortore fu la principale linea fluviale che i Canadesi superarono lungo la strada sconnessa che portava a Campobasso. Scorreva verso Nord per poi sfociare nell’Adriatico a sud di Termoli. Di lì in avanti non avrebbero incontrato altri corsi d’acqua provenienti dalle montagne. Il Fortore si era qui generato dall’unione di tre fiumi montani, compreso il Catola, che confluiva nel Fortore sotto un lungo e noto ponte dai 13 archi, che era saltato in aria, ovviamente. Dal ponte, la Strada Statale 17 proseguiva fino al sud di Gambatesa , prima di girare ad Ovest nuovamente.
Tra la pioggia e il fango, il R.C.R (The Royal Canadian Regiment ) e gli Hastings (The Hastings and Prince Edward Regiment) si erano spinti lungo la Strada Statale 17 nella Valle Catola fino al Fortore nell’arco di 24 ore. Così come indicato dal luogotenente H. R. Grant, avevano dovuto affrontare degli scontri intermittenti con le retroguardie nemiche, ma niente di più.
La loro avanzata fu fermata dall’esplosione del Ponte dei 13 Archi, l’unico ponte presente (fatto saltare in aria dai tedeschi la notte del 5 ottobre). Sembra essere un grosso ostacolo. Dalle alte colline oltre il fiume si poteva contare ogni casco d’acciaio proveniente da Ovest, specie dal ripido ostacolo naturale denominato Collina 520 (dai metri sul livello del mare), appena più a nord del ponte dai 13 archi, che si stagliava minacciosa.
La prima Brigata ( The 1st Canadian Infantry Brigade) aveva l’impressione che la terza (3rd Canadian Infantry Brigade) avrebbe preso il posto delle loro stanche unità sull’asse di avanzamento, ma ciò si dimostrò un mito. Anziché riposare nel fango nelle retrovie come riserve, al 48° (reggimento 48° degli Highlanders del Canada) fu ordinato di attaccare, catturare e difendere la Collina 520, mentre la terza Brigata andò alla conquista di Gambatesa, 4 miglia a sud lungo la tortuosa strada nella Valle del Fiume Fortore. […]
La terza Brigata si mosse per prima. Il loro primo attacco su Gambatesa sotto il lungo ponte stradale fallì e fu respinto dal fuoco nemico: l’insuccesso fu mortificante per la Brigata. Così fu escogitato un secondo elaborato piano d’attacco la mattina del 7 ottobre, anch’esso mortificante in quanto la loro corsa fu rallentata da campi arati che li facevano sprofondare fino al collo. Quando, finalmente, fecero irruzione a Gambatesa il giorno 8 il paese era deserto! (“Ridemmo e ridemmo”). E toccò presto anche alla Terza Brigata ridere.
La Collina 520 rappresentava una temibile possibilità. Una scalata di 1500 piedi. Non c’erano informazioni sulla situazione nemica che avrebbero potuto aiutare il 48° Highlanders. C’era un battaglione o solo un posto d’osservazione? Non potevano rischiare, dovevano scalare la collina nel pieno delle loro forze. Una parte del piano del Colonnello Johnston consisteva nel requisire tutti i muli del posto per poterli caricare di armi e munizioni; non avrebbero potuto portare niente di più pesante con sé che mitragliatrici. […]
L’O Group (Officer group) si mosse nelle jeep per risalire il fiume, mentre il Battaglione veniva dietro a piedi comandato dal Maggiore Banton. L’ora-zero fu stabilita alle 2.30 del pomeriggio.
Ecco il piano: la Able Company (Il 48° era suddiviso in BATTALION HEADQUARTERS, HEADQUARTERS COMPANY, SUPPORT COMPANY, ABLE COMPANY, BAKER COMPANY, CHARLIE COMPANY e DOG COMPANY) si sarebbe messa in marcia, puntando ad un gruppo di case in vetta. La Baker Company avrebbe attraversato il fiume e si sarebbe assicurata alcune fattorie. Dog avrebbe seguito Baker per poi salire fino in cima. La Charlie Company, tenuta in riserva, avrebbe attraversato il fiume più tardi.
L’attacco procedette senza incidenti di sorta. Il primo messaggio, una luce lampeggiante, fu così decodificato: “Collina libera. Stiamo prendendo una posizione difensiva nel caso cercasse di tornare. Aw, maledizione!” L’M.O. (Medical Officer) e il Padre scoppiarono a ridere e successivamente un’altra luce della compagnia inviò un messaggio. “Distolga lo sguardo, Padre” urlò il segnalatore […]: “Quegli sporchi bastardi se ne sono andati!”. […] Gli Highlanders sorrisero ironicamente tra sé e sé pensando ai loro eleborati preparativi, ma sollevati. La Collina 520 sarebbe stata più dura di Assoro. […] Lasciarono il promontorio l’11 ottobre, aspettando ai suoi piedi la prossima mossa, e soddisfatti di veder ridere la terza Brigata.
Traduzione di E.C. per Canadatown.it
1 Battaglia di Canne – Wikipedia