Re Giorgio VI di Inghilterra
Considerando l’importanza storica che ebbe la città di Venafro durante la Seconda Guerra Mondiale, la posizione strategica lungo la linea Gustav, ed essendo a pochi chilometri dai luoghi della battaglia di Montecassino, c’era da aspettarsi la presenza di una base aerea o una pista di atterraggio.1 – Quindi, catalogando le immagini delle tante gallerie fotografiche caricate sul sito Canadatown.it, abbiamo focalizzato l’attenzione sulle foto che raffigurassero velivoli. In particolare una foto dell’Imperial War Museum inglese, scattata il 31 luglio del 1944, ritrae un aereo della Royal Air Force britannica e sullo sfondo si intravede una cittadina che sembrerebbe Venafro. La didascalia ufficiale conferma che lo scatto fu realizzato in quella che viene definita Venafro Airfield, ovvero un’altra base aerea in territorio molisano che si aggiunge alle 5 già descritte nella pagina Basi Aeree del nostro sito.
Quello che in un primo momento ci era sfuggito erano i soggetti presenti nell’immagine: infatti la didascalia recita “Al suo arrivo alla base aerea di Venafro, Sua Maestà incontra il tenente Generale ELM Burns, OBE., MC., Comandante del 1° Corpo d’armata canadese”. Oltre al Generale Burns lo scatto immortala Re Giorgio VI d’Inghilterra, il padre di Elisabetta II. Le uniche informazioni reperibili online (fino ad oggi) ci dicono che il Re d’Inghilterra era arrivato in Italia per 11 giorni in missione segreta per rendere omaggio ai militari britannici impegnati sul fronte italiano. Dopo la battaglia di Cassino e la presa di Roma, nell’estate del 1944 gli alleati si preparavano ad avanzare verso Firenze e superare la linea Gotica negli Appennini. Nel periodo estivo vi furono violenti combattimenti nel centro Italia, i tedeschi in ritirata attuavano rappresaglie e rastrellamenti per rallentare l’avanzata degli anglo-americani, che avevano spostato anche qualche reparto dal fronte italiano per la nuova offensiva nel sud della Francia. E’ in questo contesto che Re Giorgio VI decise di pianificare la visita in Italia.
Ci sono altre foto che ritraggono Re Giorgio VI in Italia, ma senza una precisa localizzazione oppure in altri luoghi. Non possiamo fare altro che fidarci della didascalia ufficiale. Di seguito condividiamo un video che ripercorre il percorso del Re nel nostro paese.
Wiston Churchill
Nell’Italia del 1944, divisa e flagellata dalla guerra, si stanno sfidando le truppe tedesche e quelle anglo-americane. Lo scontro è aspro e si concentra per la maggior parte all’altezza della cosiddetta linea Gustav, che si estende dalla foce del fiume Garigliano al comune di Ortona. È il 15 febbraio del 1944 quando gli aerei alleati bombardano a più riprese il millenario monastero benedettino di Montecassino. Ma perché distruggere un monumento così importante? I vertici militari anglo-americani parleranno sempre di motivazioni scaturite dalla supposizione che i tedeschi vi si fossero arroccati all’interno traendone beneficio.1
Il Primo Ministro inglese, Winston Churchill, nell’agosto del 1944 durante la sua visita in Italia si recò nei luoghi devastati dal bombardamento e subito dopo ebbe modo di fare una rapida visita alla Venafro Airfield. Della sua presenza non siamo finora riusciti a trovare una testimonianza fotografica, ma abbiamo individuato un libro che ne racconta il suo passaggio in Molise:
Guidando verso Cassino, Churchill vide le rovine della città. “Il gruppo non ha lasciato le auto”, notò il Private Office, “dato che i ruderi sono pieni di mine e trappole esplosive e non sono in alcun punto sicuri o percorribili”. Churchill tornò indietro nei pressi di un uliveto lungo la strada, dove era stato allestito un pranzo al sacco; i generali Wilson e Gammell si unirono a lui e Alexander. Dopo il picnic, Churchill si recò alla pista aerea di Venafro, da cui partì a bordo del Dakote del Generale Alexander, sorvolando le rovine del monastero (di Monte Cassino), per poi dirigersi a Siena.
FONTE: Martin Gilbert, Winston S. Churchill: Road to Victory, 1941–1945. Hillsdale College Press, 1986
FONTI: https://www.armymag.it/
Dwight D. Eisenhower
Un’altra foto che ha attirato la nostra attenzione ritrae il Generale Eisenhower a bordo di un aereo. Come recita la didascalia della foto, rinvenuta negli archivi del Library of the Congress USA, lo scatto dovrebbe essere stato realizzato a Venafro.
Seduto nella cabina di pilotaggio posteriore, il Generale Dwight D. Eisenhower, comandante in capo dell’AFHQ (Allied Force Headquarters), si prepara al decollo per tornare dalle prime linee. A pilotare l’aereo c’è il Mag. T.J. Walker, Ufficio artiglieria della Quinta Armata, settore Venafro, fotografia Italia/U.S. Army. 19 dicembre 1943
CREDIT: Library of the Congress e National Archives
Charles De Gaulle
Infine, altra personalità importante che ha avuto un ruolo determinante nell’evoluzione della Guerra è il Generale francese Charles De Gaulle. Di seguito riportiamo un fotogramma del video (il filmato è protetto da copyright, questo il link per visionarlo LINK) presente nell’Archivio Luce di De Gaulle in visita in Italia nei primi giorni del mese di marzo 1944. Nella prima sequenza De Gaulle appare nei pressi di Venafro qualche giorno prima che la cittadina venisse erroneamente bombardata dalle forze alleate.2
Inoltre sul sito del National WWII Museum (al seguente link ww2online.org) è possibile consultare alcune foto di De Gaulle in visita a Venafro (probabilmente si tratta dello stesso evento esposto nel video dell’Archivio Luce), a Sant’Elia a Pianisi e Colli al Volturno (definita da De Gaulle “piccola Parigi”, presto pubblicheremo un articolo sul tema). Purtroppo non possiamo pubblicarle in quanto protette da copyright e per l’utilizzo online anche per un sito web noprofit è previsto il pagamento di 60 dollari.
2 Da non tralasciare il disastroso bombardamento di cui Venafro fu vittima per errore nel marzo del 1944 (vicende di cui vi parleremo nei prossimi articoli) .